Il 19 luglio Bolzano Danza si anima con i DJ più di tendenza del panorama francese e la danza potente della coreografa Maud Le Pladec, direttrice del Centro Coreografico Nazionale di Orléans, Francia.
Al Teatro Comunale la prima nazionale di Silent Legacy con due eccezionali interpreti di krump e danza contemporanea accompagnate live dalla Dj leader dell’elettronica francese Chloé Thévenin; a seguire la DJ Battle con la disco, l’electro, la house music diun altro famoso dj, Julien Tiné che divide la scena con il danzatore di Régis Badel. Il pubblico a fine performance potrà scatenarsi.
Maud Le Pladec ha costruito un linguaggio coreografico legato all’universo musicale, alle questioni del femminile e delle radici culturali. Dal pop, alla musica post-minimalista americana, suono e danza hanno sempre trovato un equilibrio nei suoi spettacoli generando una dimensione fortemente percettiva. La coreografa francese alla guida dal 2017 del Centre Chorégraphique National d’Orléans ha creato Silent Legacy per il Festival di Avignone 2022: per la prima volta in Italia,il 19 luglio è a Bolzano Danza, al Teatro Comunale. Il lavoro riflette sulla trasmissione culturale femminile nella danza dove il corpo, potente mezzo di trasmissione, diviene strumento per decostruire norme, regole sociali, trasferire eredità culturali, si fa dialogo e confronto. Due le performers di Silent Legacy: la giovanissima canadese Adeline Kerry Cruz di appena 10 anni, prodigio del krump, una forma di danza urbana nata nei ghetti di Los Angeles, manifestazione di rabbia e rivolta delle comunità afroamericana, apparentemente a lei bianca-canadese estranea, e Audrey Merilus, danzatricecontemporanea formatasi al P.A.R.T.S. di Bruxelles, già interprete di Anne Teresa De Keersmaeker, portatrice del messaggio che le pioniere della modern dance avevano fatto loro: “dance is a weapon”, la danza è un arma. Il tutto accompagnato dalla musica originale della Dj leader dell’elettronica francese Chloé Thévenin (Teatro Comunale h. 21).
“Mi sono avvicinata al krump – spiega Maud Le Pladec – per la prima volta con Boris Charmatz quando dirigeva il Musée de la Danse. Ho visto poi il film Rize di David Lachapelle, e ho ammirato molto la pratica di questa danza, ma anche la storia di Tommy il Clown, l’educatore che suggerisce di ballare piuttosto che entrare nelle bande e di usare questa sofferenza per emanciparsi dalla violenza. Ho scoperto Adeline Kerry Cruz su Instagram in un cortometraggio, Still Sit, di cui è protagonista. Sono rimasta colpita dal modo in cui questa bambina di allora 7 anni avesse potuto intraprendere questo stile di danza. Ho contattato i suoi genitori e ho capito che andava a braccetto con il suo mentore, JR Maddripp, conosciuto anche come West. Le ho chiesto di co-scrivere lo spettacolo. Adeline rappresenta la comunità di West, anche se questa danza non fa parte del suo contesto. Ai tempi aveva solo 8 anni quando l’ho coinvolta e mi sono posta il problema di lavorare con una bambina così piccola. Poi ho capito che il legame con il suo maestro West era indissolubile e che la sua mentalità era quella di una sportiva professionista, molto focalizzata, concentrata, quasi destabilizzante data l’età”.
Sempre il 19 luglio in Teatro Studio il dialogo tra danza e musica prosegue alle h. 22 con il danzatore Régis Badel e il Dj Julien Tiné che si sfidano e si compenetrano nella DJ Battle sfocerà in un invito a danzare del pubblico. Il tutto firmato sempre Maud Le Pladec.