All’interno della stagione di danza in Fonderia, il 18 ottobre alle 20:30 Michela Lucenti presenta una sceneggiatura ibrida che mischia codici e linguaggi differenti, in una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.
Il Padre Selvaggio è un abbozzo di sceneggiatura scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1963 e pubblicata postuma nel fatale 1975. Il regista non trovò finanziatori, spaventati dalla sua libertà di pensiero, e il film non si realizzò. È la storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato (una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini) che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista. Questa opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo insegnante proprio per la sua acuta intelligenza. Il cuore di questo contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro da sé.
Uno scritto breve ed intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica, una sorta di canovaccio che sfugge alle definizioni concepito da Pasolini soprattutto come una successione di immagini e di indicazioni di azioni. Una sceneggiatura ibrida che mischia codici e linguaggi differenti e proprio nell’assenza della sua realizzazione offre un grande potenziale espressivo.
Una forma indefinita che presenta qualità visive che si prestano alla messa in scena danzata, in una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.
Balletto Civile ha incontrato nei suoi viaggi il suo scaltro Davidson a Modena.
Questo spettacolo sarà fatto con lui.
FONDERIA – CCN/ATERBALLETTO, via della Costituzione n.39, Reggio Emilia