TCBO: DEBUTTA A BOLOGNA IL BALLETTO RELATIVE CALM DI ROBERT WILSON E LUCINDA CHILDS
Sabato 24 e domenica 25 settembre 2022 in Sala Bibiena
Atteso ritorno al Teatro Comunale di Bologna per il grande regista texano Robert Wilson che, dopo essere stato protagonista delle inaugurazioni di stagione nel 2013 e 2019 con due opere di Verdi, Macbeth (ripreso anche nel 2015) e Il trovatore, sarà impegnato questa volta in un balletto proposto nel cartellone di Danza 2022. Si tratta dello spettacolo Relative calm, firmato a quattro mani con la leggendaria coreografa newyorkese Lucinda Childs, che debutta a Bologna in Sala Bibiena sabato 24 settembre alle 20.30 e in replica domenica 25 settembre alle 16.00, a seguito della prima rappresentazione mondiale all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma lo scorso giugno.
Il progetto targato Change Performing Arts è realizzato in coproduzione da TCBO, Fondazione Musica per Roma, Théâtre Garonne / scène européenne à Toulouse, LAC-Lugano Arte e Cultura, Le Parvis / scène nationale Tarbes Pyrénées e Teatro Comunale di Bolzano, e vede impegnati tredici ballerini della MP3 Dance Company diretti da Michele Pogliani.
È di lunga data la collaborazione tra i due grandi protagonisti dell’avanguardia americana anni Settanta praticamente coetanei, classe 1941 Wilson e classe 1940 Childs, che con Relative calm tornano a lavorare insieme dopo il successo di Einstein on the Beach e che in queste settimane si ritrovano anche nel progetto H — 100 seconds to midnight in scena ad Amburgo.
«Era la metà degli anni Settanta quando chiesi a Lucinda di far parte della mia opera Einstein on the Beach a cui lavoravo con Philip Glass – racconta Robert Wilson. Alcuni anni dopo, nel 1981, Lucinda mi ha chiesto di fare le luci e disegnare lo spazio per uno spettacolo di danza che stava creando con Jon Gibson al The Kitchen di New York. Quando abbiamo cominciato a pensare a un nuovo lavoro insieme, esattamente quaranta anni più tardi – giusto nel mezzo dei giorni di isolamento della pandemia – ci è tornato in mente quello spettacolo con il titolo: Relative calm!».
Il nuovo balletto Relative calm, una macchina ipnotica di movimenti, suoni, immagini e luci in una matematica armonia di spazio e tempo, riunisce la rivisitazione di due storiche coreografie di Lucinda Childs: “Rise” del 1981 – prima parte dell’omonimo spettacolo di quel periodo – e “Light over water” del 1985, su musiche rispettivamente di Jon Gibson e di John Adams proposte su base registrata. Tra queste si inserisce l’inedita creazione “Pulcinella Suite” che Wilson e Childs hanno concepito sulla celebre composizione di Igor Stravinskij, scritta originariamente per i Ballets Russes di Djagilev, di cui quest’anno anno ricorre il centenario della prima esecuzione nella versione strumentale (1922). A Bologna la suite stravinskijana è interpretata dal vivo dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Tonino Battista.
«Mi è piaciuta molto l’idea di Stravinskij come contrappunto centrale di due composizioni musicali di autori contemporanei – aggiunge Bob Wilson, che del balletto Relative calm cura ideazione, luci, video, spazio scenico e regia. Quindi abbiamo strutturato il lavoro in tre parti scegliendo una composizione di Jon Gibson e una di John Adams per comporre uno spettacolo completo di danza, musica, luci e immagini».
Insignito di numerosi premi per l’eccellenza, tra cui una nomination al Premio Pulitzer, due premi Ubu, il Leone d’Oro della Biennale di Venezia e l’Olivier Award, Wilson è tra i più importanti artisti teatrali e visivi del mondo e vanta collaborazioni con scrittori e musicisti come William S. Burroughs, Allen Ginsberg, Tom Waits, David Byrne e Philip Glass. L’estetica rigorosa e inconfondibile, l’astrazione e l’eleganza formale, nonché la dilatazione dei movimenti sono alla base del suo stile. Nel 2019, durante la messinscena del Trovatore al TCBO, anche la città di Bologna aveva omaggiato l’artista consegnandogli la “Turrita d’oro”, un’onorificenza per i meriti riguardanti l’arte e l’impegno sociale.
Childs è apparsa in una serie di importanti produzioni di Wilson dopo Einstein on the Beach, che le è valso il Village Voice Obie Award quale interprete principale e coreografa, come Maladie de la Mort di Marguerite Duras, I Was Sitting on my Patio This Guy Appeared I Thought I Was Hallucinating, Quartett di Heiner Müller, o le opere White Raven con musiche di Glass e Adam’s Passion di Arvo Pärt, e ha inoltre collaborato con Wilson e Michail Baryšnikov alla produzione di Letter to a Man nel 2015. Pluripremiata, nel 2017 la coreografa ha ricevuto il Leone d’Oro della Biennale di Venezia e il Premio alla carriera Samuel H. Scripps/American Dance Festival.