Vorrei riassumere in poche righe la stagione passata di Note di Danza on air per ricordare un anno ricco di incontri ed interviste.
Oltre a tenere aggiornato il pubblico con articoli dedicati agli eventi di danza in Italia e nel mondo, la caratteristica di questo blog è di pubblicare interviste esclusivamente audio o video. Ecco quindi, qui di seguito, i nomi di chi ho intervistato la scorsa stagione 2018/19 (in ordine cronologico):
Jacopo Tissi, primo ballerino del Teatro Bolshoi di Mosca
Omar De Bartolomeo e Alessandra Albisetti, medici ortopedici del corpo di ballo del Teatro alla Scala e dell’Accademia della Scuola di ballo
Alessio Carbone, primo ballerino dell’Opéra di Parigi
Angelin Preljocaj, coreografo francese
Susanna Salvi, prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma
Ramon Agnelli, giovane diplomato dell’Accademia Ucraina di Balletto ed ora ballerino dell’Atlanta Ballet
David Parsons, Direttore e coreografo della Parsons Dance
Giacomo Rovero, ballerino del Royal Ballet di Londra
Maria Celeste Losa, ballerina solista del Teatro alla Scala
Marta Romagna, prima ballerina del Teatro alla Scala
Virginia e Martina Di Carlo, insegnanti e ballerine di danze caraibiche
Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala e prima ballerina del Bayerisches Staastsballett di Monaco
14 persone intervistate in circa 10 mesi di stagione è un bel numero; realizzare e poi montare sia in audio oppure in video una bella chiacchierata con un artista comporta impegno e dedizione ma è sopratutto per me fonte di grande soddisfazione.
Tutte queste persone sono state avvicinate da me non solo perché artisti dalla grande professionalità e bravura, ma perché erano in un momento particolare della propria vita artistica. Dunque a me l’onere con questo blog “di portarvi in palcoscenico” mostrandovi questi artisti, stimolando la vostra curiosità e facendovi raccontare le loro esperienze del momento, il duro lavoro, le emozioni e gratificazioni.
A tutti, come è consuetudine, ho posto la stessa domanda finale: “qual’è la cosa che la rende più felice?”. Tutti hanno dato risposte personali, bellissime ed intime. Le parole che più mi hanno toccato sono state quelle di Virginia Di Carlo: “Vorrei essere il punto di riferimento per i miei ragazzi come le mie maestre lo sono state per me”. Un bravo insegnante rimane nei ricordi degli alunni per sempre ed a volte tramanda all’alunno che intraprende poi lo stesso mestiere lo stesso spirito di dedizione. Nel mondo della danza avere un buon insegnante è tutto ma per Virginia le sue insegnanti non solo le hanno insegnato a ballare ma le hanno ridato la vita!
Qui sotto il link all’articolo e l’intervista a Virginia Di Carlo (insieme anche a sua sorella Martina):