E’ scomparso oggi Beppe Menegatti: qui di seguito il comunicato del Teatro alla Scala con l’intervista che gli feci a Cervia nell’agosto 2021 alla fine dello spettacolo in ricordo della sua amata Carla.
Il Teatro alla Scala ricorda Beppe Menegatti, scomparso oggi, straordinaria figura di uomo di spettacolo, regista di opere e balletti, perno di un indissolubile, devoto e fecondo sodalizio, quasi una simbiosi, di arte e vita con la “sua” Carla Fracci.
È storia il suo primo incontro alla Scala con Carla, allorché fu chiamato come assistente di Luchino Visconti per la regia del balletto Mario e il mago di Léonide Massine che andò in scena alla Scala nel 1956, e una giovane Fracci fu scelta come sostituta della prima ballerina Luciana Novaro. Da quell’incontro la vita di entrambi cambiò per sempre. Il nome di Menegatti appare in 17 produzioni della Scala per un totale di 135 rappresentazioni, come regista, ideatore di balletti, librettista e sceneggiatore, oltre che consulente per il film a Carla Fracci dedicato e alla Scala presentato in anteprima nel 2021. Ricordiamo Francesca da Rimini, con coreografia di Mario Pistoni di cui fu librettista, Cristoforo Colombo, di cui fu drammaturgo e regista, portato dal Balletto della Scala in diverse trasferte italiane, e l’ideazione di spettacoli che hanno esaltato la figura artistica e teatrale tout-court di Carla Fracci nel dare corpo a grandi donne e grandi figure della storia, come Dalla Taglioni a Diaghilev, Splendori e miserie delle celebri allieve della Scuola di Ballo dell’Imperial Regio Teatro alla Scala di Milano o anche Carla Fracci racconta di Eleonora Duse e Isadora Duncan – Adieu et au revoir, Alma M.G.W – La bambola di Kokoschka o Images d’Ida Rubinstein.
“Beppe è stato protagonista e testimone di un periodo floridissimo per lo spettacolo in generale, e per il balletto in particolare – così commenta il Direttore del Ballo Manuel Legris – a lui non posso che dire un enorme grazie per tutto ciò che ha fatto per la danza in Italia, per la sua grande ammirazione per il balletto, la danza e le grandi interpreti , non solo italiane – ricordo l’entusiasmo nel parlare di Ghislaine Thesmar, Noëlla Pontois, Yvette Chauviré, e naturalmente Carla. Con Beppe ci siamo spesso consultati quando ho voluto creare il Gala Fracci, era davvero contento di questo omaggio e anche se non ha potuto assistervi alla Scala, ad ogni edizione ci ha sempre inviato il suo saluto. Certamente da ora in poi i nostri Gala saranno anche per lui, sarà nei nostri pensieri nelle prossime edizioni “. Milano, 17 settembre 2024
Ricordo un uomo affabile, disponibile nonostante l’ora tarda dopo lo spettacolo appena andato in scena , e disposto a lasciarsi andare alle emozioni dei ricordi legati una vita intera alla moglie, la grande, Carla Fracci.
Se non l’avevate ancora ascoltata, ripropongo qui la mia intervista di pochi anni fa: