Dall’ 8 al 18 luglio il Corpo di Ballo saluterà il pubblico scaligero prima della pausa estiva con una importante ripresa, L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan.
Un titolo classico del repertorio della Compagnia scaligera dal 1994, che a cinquant’anni dalla creazione (avvenuta nel 1974) mantiene intatta la sua forza drammatica e teatrale.
Nel ruolo di Manon aprirà le recite l’8 luglio l’étoile Nicoletta Manni; accanto a lei, nel ruolo di Des Grieux Reece Clarke, principal dancer del Royal Ballet, alla sua prima presenza scaligera e alla sua prima partnership con Nicoletta Manni; Timofej Andrijashenko, a causa di un infortunio, non potrà infatti prendere parte alla produzione. Con questi interpreti (in scena anche il 10 luglio), il balletto sarà ripreso da Rai Cultura e trasmesso in diretta l’8 luglio sulla piattaforma MediciTv.
Nelle recite dell’11 e del 17 luglio saranno Virna Toppi e Marco Agostino a riprendere i ruoli principali del balletto. Perdurando l’indisposizione di Vittoria Valerio, nuova partner per il Des Grieux di Claudio Coviello nelle recite del 13, 16 e 18 luglio l’étoile dell’Opéra di Parigi Myriam Ould-Braham, che per la prima volta presenta alla Scala questo straordinario ruolo.
Con questo balletto, creato per Anthony Dowell e Antoinette Sibley, tra i più lirici ballerini del Royal Ballet di quegli anni, e il drammaticamente intenso David Wall come Lescaut, MacMillan ha dato nuova vita al personaggio creato da Prévost nel romanzo settecentesco Histoire du chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut e diventato popolare grazie al melodramma, delineando il fascino e la tragedia della protagonista, disegnando splendidi ruoli maschili in un balletto appassionante e coinvolgente sul piano drammatico, psicologico e coreografico. Manon, seducente giovane dal fascino pericolosamente innocente, cede alle lusinghe della ricchezza e si fa calcolatrice e corrotta; per il fratello Lescaut è “merce di scambio”, per il vecchio Monsieur G.M. è l’oggetto del desiderio; per lo studente Des Grieux è il vero e puro amore. Manon – come sottolinea MacMillan – ama la vita e non sa resistere al piacere che le offre. È charmante, ma amorale. La sua innocenza si perde tra le tentazioni di una vita lussuosa. L’amore sincero per Des Grieux non le impedisce di portarlo alla degradazione e renderlo vile, ladro e assassino.
Accanto a Manon e Des Grieux, ruotano dunque altri personaggi principali, perni della vicenda e simboli delle forze contrapposte a cui Manon soccombe e con lei la storia d’amore con il giovane studente Des Grieux: Lescaut (interpretato da Nicola Del Freo poi Mattia Semperboni, in debutto nel ruolo, e Christian Fagetti), la sua Amante (Martina Arduino, e per la prima volta Alice Mariani e Caterina Bianchi), Monsieur G.M. (in debutto Gabriele Corrado e nuovamente nel ruolo Massimo Garon), Madame (Francesca Podini e Chiara Fiandra) e il Carceriere (Gioacchino Starace, Darius Gramada e Gabriele Corrado). Attorno a loro, un mondo popolato da gentiluomini e mendicanti, cortigiane e prostitute, gendarmi e clienti, che, andato in scena l’ultima volta nel 2018, vedrà dunque coinvolti molti nuovi interpreti.
Un balletto coinvolgente, e assecondato da un tessuto musicale creato ad hoc: MacMillan decise infatti di non rifarsi a Puccini e alla sua Manon Lescaut; assieme ai suoi collaboratori utilizzò musiche di Massenet, arrangiate e orchestrate; evitando di tradurre il melodramma in balletto, non usò nemmeno una pagina dall’omonima opera: fra le altre, pagine tratte da Le Cid e da Thaïs, da Don Quichotte e da Cleopatra, da Ariane a Cenerentola. Sul podio Paul Connelly.
Per saperne di più, per il consueto appuntamento del ciclo “Prima delle Prime – Balletto”, Vito Lentini illustrerà il balletto nell’incontro dal titolo Bizzarria e autenticità dell’umano mercoledì 26 giugno, alle ore 18 presso il ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini”.