Mercoledì 31 luglio alle 21.20 al Teatro Remondini a Bassano del Grappa va in scena Monumentum the second sleep/ seconda parte, il quartetto, il progetto coreografico della dancemaker Cristina Kristal Rizzo.
Un evento inserito nel cartellone di Operaestate Festival, il ricco programma estivo promosso dal Comune di Bassano e realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, la Regione del Veneto e la rete delle aziende inserite nel club Amici del Festival.
Il progetto Monumentum, fonda la sua ricerca sul senso della memoria, sul “monumento” come segno di riconoscimento, e ha preso avvio nel 2022 con un solo interpretato da Megumi Eda, prodotto da Torino Danza Festival e nel 2023 con un altro solo con la performer sorda Diana Anselmo, prodotto da MilanOltre Festival.
Questa terza creazione, il quartetto, si sviluppa nella danza pura di un ensemble di straordinari interpreti : Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini e Sara Sguotti, espressione di un andamento plurale delle relazioni. Ciò che è reale si manifesta qui in una specie di abbandono nella danza, un sonno perpetuo, uno stato alterato di coscienza in cui i corpi si lasciano trasformare pur mantenendo la capacità di comprendere
e comunicare. Attraversato da visioni cromatiche ed esperienze corporali non verbali, Monumentum The second sleep si accorda con il ritmo cardiaco di un lunghissimo loop e fa percepire agli spettatori che esistono altri livelli di comunicazione o di linguaggio, la possibilità di vivere oltre il recinto dell’utile.
Nella prima parte i danzatori giocano a travestirsi con immaginari collettivi, a sprofondarci dentro per restare sulla superficie delle immagini, mentre appaiono e scompaiono frammenti di una memoria collettiva fatta di gesto, musica, outfit.
Nella seconda parte il corpo emerge sempre più: si fa sensoriale, emotivo, trovando uno slancio vitale, accordandosi con il ritmo – quasi cardiaco – dello sguardo generando una relazione intima e partecipata con il pubblico.
Monumentum sta dunque come memoria, documento, segno di riconoscimento, qualcosa che viene dal passato. Qualcosa che si sofferma e che si sposta nella profondità della memoria, in una sorta di anacronismo temporale, moltiplicando gli sguardi lungo il filo della coreografia.
Cristina Kristal Rizzo, dancemaker di base a Firenze, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni ’90. È tra i fondatori dello storico collettivo Kinkaleri, con il quale ha collaborato attivamente sino al 2007 attraversando la scena performativa internazionale e ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica, affermandosi come una delle principali personalità della coreografia italiana.