Le Alleanze dei Corpi torna a Milano dal 15 al 29 settembre: oltre 30 gli appuntamenti, quasi tutti a ingresso gratuito, in programma in otto location della città (Nuovo Armenia, Careof,DiDstudio, Spazio Fattoria, Parco Trotter, Archive, Galleria ON/OFF, Palestra CPIA 5)
La quinta edizione del festival, èespressione pubblica annuale del progetto nato nel 2018 nel quartiere di via Padova dal lavoro condiviso di realtà impegnate sul tema delle performing arts e del loro potenziale in termini di trasformazione e attivazione dei territori e delle persone che vi abitano. Situato in un’area nevralgica della geografia milanese, esempio di intersezione e coesistenza tra culture diverse, Le Alleanze dei Corpi riflette sul tema dei confini linguistici,sociali e di genere, ponendo al centro la questione della decolonizzazione deilinguaggi e degli spazi, attraverso un programma di percorsi partecipativi, performance, workshop, mostre, simposi.
Enzo Cosimi, Khavn De La Cruz, Amanda Piña, Cinder/Gordon Sharp e Massimo Pupillo, Gaia Ginevra Giorgi, Sara Leghissa, Iman Salem, Mai Mai Mai, Mike Cooper sono solo alcuni dei protagonisti del festival, che unisce danza, performance, musica, cinema e arti visive, chiamando a raccolta artisti da otto paesi del mondo (Gran Bretagna, Argentina, Filippine, Italia, Messico, Cile, Ecuador, Marocco).
L’orda magica è il nome all’edizione 2024 del festival: un titolo che affianca l’evocazione di L’orda d’oro, testo seminale di Nanni Balestrini e Primo Moroni, con l’orizzonte visivo dell’ora d’oro, nota in fotografia come l’ora magica, il tempo di soglia tra il giorno e la notte che tinge e trasforma in forme auree e misteriose l’orizzonte visivo. La sezione centrale del programma si articolerà dal 20 al22 settembre nel focus TRANSMATERIA: uno spazio di riflessione condivisa sul presente curato da Maria Paola Zedda con Francesca Marconi, Barbara Stimoli (programma generale), Ilenia Caleo (simposio), Lavinia Hanay Raja (coordinamento e sezione Materialismo magico).
All’interno del cartellone del festival, che presenta come di consueto performance, workshop, installazioni e talk, rivestono un ruolo centrale i progetti partecipativi diretti a contesti sociali specifici, a cominciare dal percorso di guerrilla filmmaking sulle scene underground del Sud Est asiatico presenti a Milano con il regista di culto Khavn De La Cruz, qui in una collaborazione con il festival Filmmakers, Nuovo Armenia e Careof.
Due i progetti legati al tema delle età di soglia, l’adolescenza e la senilità, con NOBODY NOBODY NOBODY It’s ok not to be ok – Collective experience di Daniele Ninarello, un’indagine sulle memorie e sulle tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, del bullismo e della mascolinità tossica nei teenager, lavoro sviluppato nelle due versioni, dall’azione – protesta collettiva al solo, e The Garden di Enzo Cosimi, in prima assoluta, un approfondimento e una ricerca sui temi del gioco e della memoria che hanno attraversato il Novecento, attraverso lo sguardo di persone over 65. Il lavoro è concepito come un giardino, come un contesto di incontro e dialogo con e per persone anziane secondo una visione speculare e circolare sull’universo infantile/adolescenziale e sulla sua persistenza negli immaginari della socialità.
La sezione centrale del festival, TRANSMATERIA, è concepita come uno spazio aperto dove artistǝ, ricercatricǝ, studiosǝ insieme alla cittadinanza, riflettono sul presente a partire da un’indagine sulla materia, attraverso cui ribaltare le posture e le gerarchie del pensiero antropocentrico, cogliere gli strumenti politici e l’apertura degli immaginari che la materia evoca quando la si osserva dal suo lato sinistro, inaddomesticabile, vitale. Insieme a Ilenia Caleo, cocuratrice del simposio,il programma artistico vede la collaborazione curatoriale di Francesca Marconi, Barbara Stimoli per il programma generale, e di Lavinia Hanay Raja, con particolare riguardo alla cura dellasessione dedicata al magico. Le tre giornate sono dedicate rispettivamente alla spettralità e ai lati oscuri delle materie (20 settembre), al magico (21settembre), allo scarto, ai resti e alle necropolitiche (22 settembre), incollaborazione con Archive e la Galleria ON/OFF.
La giornata di apertura vede tragli artisti coinvolti Massimo Pupillo, musicista, bassista e storico componente degli ZU (autore della colonna sonora del film Limonov in concorso a Cannes) con Cinder / Gordon Sharp, poeta, voce e performer protagonista della scene britannica industriale e underground che ha collaborato con gruppi quali This Mortal Coil e Cocteau Twins, qui uniti nel progetto BECOMING /// ANIMAL, una performance dai toni misteriosi e oscuri, una musica infestata, fantasmatica, un concerto live e insieme un attraversamento vocalico e poetico dalla temperatura intima e potente, vibrante, abitata da crepe. Gaia Ginevra Giorgi con Haunted ridà vita ad archivi sonori erosi da un’alluvione, recuperando voci sotterranee, magnetiche, restituendo corpo a quel che resta di un archivio a partire dai suoi resti, in una riapparizione desiderante e spettrale. La Galleria ON/OFF sarà trasformata in Rettilario, installazione performativa di Sara Leghissa in cui la vita di piccoli esseri diventa oggetto dell’attenzione umana, e che diviene dispositivo per far risuonare una sezione della città attraverso l’accumulo di alcuni dei materiali che la compongono.
Il 21 settembre è la giornata dedicata al magico dove Valerie Tameu propone la pratica performativa Vibrant Bodies. Somatic Seas and Visionary Currents sulla relazione che intercorre tra l’universo acquatico, la spiritualità e alcune forme di resistenza sociopolitica legate al femminismo nero. La coreografa messicano-cilena Amanda Piña presenta To Bloom ( ) Florecimiento, una scultura performativa realizzata secondo l’antica tradizione maya della tessitura delle amache, viva oggi nella penisola dello Yucatan. La struttura in canne di Rattan ri-significa il rapporto che la materia ha con la disciplina dei corpi sottomessi durante la tratta degli schiavi, recuperando forme indigene di resistenza all’estrattivismo, verso temporalità proiettate al riposo e alla contemplazione.
La ricercatrice, artista e attivista Iman Salem presenta un lavoro di restituzione di una pratica di guarigione di tradizione sufi, condotta con la zia Khadija Boudlali, che nel recupero delle vie sottili dell’ascolto e del misticismo apre a strumenti inconsueti di connessione e cura. Saranno presenti inoltre i set disuono e performance di Alieni e di LL.
La terza giornata vedrà la presentazione di Coming to Matter di ultimabaret (Barbara Stimoli e Titta C. Raccagni), uno spazio di incontro e intra-azione della materia, tra corpi umani e pietre nato da una riflessione che vede la relazione con le pietre un atto di cura e la performance Concierto sobre CADAVERES dell’argentina Carla Crespo, un monologo verbale e musicale incentrato sull’emblematico poema dello scrittore argentino Néstor Perlongher scritto nel 1981.
In chiusura di festival, sabato 28 settembre l’altro focus centrale di questa quinta edizione de Le Alleanze dei Corpi, che con Notte del Mediterraneo: Suoni e accensioni dalla Palestina al mondo dedicherà unagiornata e una notte alla resistenza palestinese e al genocidio in corso: una riflessione sulla notte del Mediterraneo, e del mondo intero, attraverso unprogramma di incontri, suoni e ascolti dalla Palestina al mondo. Tra gli artisti presenti Noura Tafeche e Ismael Condoii, coinvolti in una indagine sulla dimensione culturale indigena attraverso suoni, aneddoti ed estratti di testi, a partire dalle tradizioni Abya Yalense e Palestinese, e il musicista Mai Mai Mai con un progetto realizzato durante la sua residenza in Palestina in collaborazione con Radio Alhara, un set unico checombina registrazioni di suoni ambientali raccolti durante il soggiorno dell’artista.